Archivio festa aria 2013

Festa dell'aria 2013 - presso i Giardini dello Chalet della Loggetta Lombardesca - Ravenna

Domenica10 marzo 2013 dalle 11,00 fino le 14,00 il team Geniali da Piccoli si è impegnato a rievocare e riattuare il laboratorio di costruzione degli aquiloni come Medio Calderoni tradizionalmente insegnava, quale migliore contesto se non quello della Festa dell'aria- Agenda 21?

l'aquilone preferito da Rebecca ingrandimento rebecca mostra i modelli di aquiloni semplici ingrandimento
L'aquilone preferito da Rebecca, la nostra piccola mascotte e prima assistente
Rebecca mostra vari modelli di aquilone semplice, tutti tra loro diversamente decorati
durante il laboratorio di costruzione di aquiloni semplici ingrandimento genitori e bambini coinvolti nelcostruire aquiloni semplici ingrandimento
Primo mentre aggiunge la briglia all'aquilone
Visto dall'altro lato del tavolo, Sabina al lavoro di supporto alla costruzione

I partecipanti sono hanno aderito ad un nutrito programma d'iniziative che ha visto bambini/e e genitori dapprima "biciclettare" o fare nord-walking, e poi coinvolti nel costruire gli aquiloni fatti di cartavelina e listelli di canna di fiume (arundo donax), attorno a due tavoli di lavoro - disposti nella cornice dello Challet Giardini.
In tale contesto, oltre a passare tecniche e conoscenze per facilitare l'autonoma costruzione del giocattolo, c'è stato modo di fare memoria di Medio e dei suoi aquiloni, ma anche di ricordare il caro Gianfranco Zavalloni (recentemente scomparso nell'estate 2012) ed alcuni dei Diritti Naturali di quel manifesto che tanto ha fatto parlare e tutt'ora stimola rinnovamento negli ambienti e servizi educativi.

Costruire gli aquiloni semplici di Medio comporta un impegno in diverse fasi: la preparazione dei materiali, la costruzione del giocattolo (link verso il sito www.medioeisuoiaquiloni.it), e la decorazione, prima di avviarsi al gioco con l'aquilone.

La preparazione dei materiali è una fase delle attività che - in questo caso - è stata risparmiata ai partecipanti, ma che deve essere sempre contemplata come parte essenziale del laboratorio, anche perchè prende molto più tempo del laboratorio stesso. In questo caso è stato Primo l'arteficie del: cercare le canne di fiume nei luoghi debiti, tagliare alla base e raccogliere le canne di fiume, farle essiccare, pulirle dalle "barbe" e poi tagliarle in listelli - creando due misure: corte/arcuate e lunghe/diritte. Quindi, Primo si è speso anche nel taglio della cartavelina per fare la vela dell'aquilone (a forma di losanga), tagliando grandi fogli in parti più piccole già sagomate; nonchè delle "toppe" che andranno a rinforzare sia gli incroci tra i listelli, che dove essi si appoggiano sulla losanga.
E' sempre affascinante assistere a queste operazioni in cui si recupera la piccola arte del "fai da te" con strumenti di base, mantenendo la tradizione intatta. E' il recupero di antichi saperi di bottega.

canna di fiume e listello ingrandimento sezionale la canna in listelli ingrandimento
La comune (Arundo Donax) canna di fiume e il listello, utile a costruire la struttura dell'aquilone
Tagliare la canna in listelli e questi in listelli ancora più stretti
incurvare il listello sotto la fiammella ingrandimento preparare la cartavelina tagliandola in losanghe ingrandimento
incurvare il listello ponendolo sulla fiammella di una candela
preparare la cartavelina tagliandola in losanghe

COSTRUIRE ILGIOCATTOLO E I DIRITTI DEI BAMBINI/E
Per noi la costruzione del giocattolo non è mai un fatto che si esaurisce nel passaggio di conoscenze e competenze, ma è anche "pretesto" per collegarsi la mondo dal punto i vista delle generazioni in erba, tanto nel qui ed ora, come nello ieri e nel domani, nel locale e nel globale.
Per esempio, costruire l'aquilone richiede attenzione verso i numerosi dettagli ed una precisa sequenza di operazioni da rispettare. Una sorta di rigore creativo, che tanto contrasta con il senso di libertà che si sprigiona quando si gioca con l'aquilone.
Un contrasto che dal team Geniali da Piccoli è stato colto quando anni fa si lavorava e promuoveva la questione internazionale di un mercato globale eticamente e sostenibilmente ingiusto che - aveva ed tutt'oggi ha - come una delle conseguenze la negazione dei diritti dei bambini/e, perchè risultano negletti dallo sfruttamento lavorativo dei minori di età. L'aquilone è il simbolo della battaglia di Iqbal Masiq - il piccolo lavoratore pakistano ucciso dalla mafia dei tappeti perchè egli, con i sindacalisti, contrastava questi mercanti di schiavi - di cui anni fa ci si è attivamente interessati realizzando il progetto educativo di rete "La giornata di Iqbal".
Sempre attraverso il gioco ed il giocattolo, la nostra tensione e preoccupazione educativa e politica si concentra anche sulle questioni locali che impediscono ai bambini e alle bambine di vivere con maggiore autonomia, protagonismo, interazione sociale ed indipendenza il diritto al gioco in città, avendo preso come simbolo della battaglia il mitico carrettino a cuscinetti a sfere.

All'inizio e a partire dal materiale posto sul tavolo del laboratorio, i partecipanti scelgono il colore della losanga e poi iniziano ad incollare le due stecche sulla cartavelina, ponendo attenzione a distribuire la colla sul lato liscio del listello.
Per distribuirla sui listelli e le toppe, sporcarsi le dita di colla liquida è per tutti necessario; a volte questo non piace agli schizzinosi e alle mamme che si tengono alla larga; ma per altre persone questo è invece un pastrocchio che attira. Da noi giunge forte l'invito a che, almeno la domenica, ci si lasci andare al "diritto allo spocarsi", proprio così come lo nomina Gianfranco nel suo Manifesto dei Diritti Naturali dei bimbi e delle bimbe. Un diritto che bene sintetizza e riconosce la naturale propensione che hanno le generazioni in erba a coinvolgersi nella relazione globale con il mondo, in una modalità di assimilazione del mondo.
Altra preoccupazione verso il dettaglio è di porre l'apice dell'archetto (della stecca più corta) proprio sul listello lungo, congiungendo i due angoli estremi della losanga (secando i due angoli) e passando a perpendicolare sull listello centrale).
Il listello corto è arcuato. Questo dettaglio è specifico della tecnica impartita da Medio Calederoni, e lo si ottiene avvicinando il listello alla fiamma di una candela e flettendo leggermente il listello (che con il calore diventa più malleabile). Questo particolare è quello che più attrae le persone, che si domandano perchè e come realizzarlo. Da noi loro vengono indirizzate a riflettere sulla forma dell'ala dell'aereo, bombata - cosa che garantisce maggiore portanza. La scienza di base e la geometria sono sempre una cosa sola con l'esperienza di costruzione di ogni giocattolo, solo che ci vuole un tecnico del mestiere per saper estrapolare i concetti che presiedono le scelte tecniche.
Quindi arrivano le toppe a rinforzo delle stecche incollate sulla losanga; e poi si aggiunge la coda e infine si aggiunge la briglia (da non confondere con la biglia, la triglia o la quadriglia...).

primo fornaciari al lavoro di restauro di un aquilone di Medio ingrandimento
Primo al lavoro di restauro di uno dei tanti aquiloni di Medio conservati presso il Centro La Lucertola

Quel giorno non è stata una giornata di vento, ma questo tipo di aquilone semplice vola
sempre, perchè ci si può affidare alla buona volontà del suo guidatore, che si mette a correre. Molti dei nostri partecipanti hanno poi proseguito il pomeriggio al mare, sicuramente trovando nella brezza di riva, che facilmente libera ed alza in volo il nostro giocattolo.

Dalla data della morte di Medio - 10 febbraio 2005 - il team si è dato molto da fare per tenere viva la sua memoria e della sua opera con gli aquiloni artigianali:
- ideando eventi e coinvolgendo altri a commemorare Medio;
- conservando e ristrutturando gli aquiloni un pò malconci, per preservarli dal tempo, dall'incuria e dall'usura;
- preoccupandosi di listare in che luoghi e da chi sono custoditi i tanti aquiloni artistici e geniali di Medio, a volte distribuendo alcuni aquiloni nelle scuole in cui le maestre dimostravano buona volontà nel prendersene cura;
- tessendo reti a supporto di quest'opera;
- realizzando un sito internet che raccoglie foto degli aquiloni e racconti di molte persone che hanno conosciuto;
- abbiamo anche fatto formale domanda al Comune di Ravenna di intitolare una strada, un parco o piazza della città al nostro amico, che tanto ha insegnato, ricordato da tutti e tutte per la sua levatura morale e della pratica del buon umore.
In progetto a breve termine di tempo, come potenziale desiderio, c'è la volontà di realizzare una mostra itinerante con i suoi aquiloni, completa di laboratori e manifesti.

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