introduzione

Introduzione: La Giornata di Iqbal

LA GIORNATA DI IQBAL è un progetto educativo sviluppatosi a Ravenna a partire dal Febbraio 2000, e che ancora oggi porta frutti, segnando ogni 16 aprile come "giorno dedicato ad Iqbal Masih".
Ciò che più mi preme sottolineare è che esso è conseguente ad un reale processo di partecipazione che ha visto bambini e bambine di una scuola elementare trasformarsi in cittadini attivi: diventare un gruppo con un compito; nominarsi "Gli Amici e le Amiche di Iqbal”; realizzare un percorso; impegnarsi per il loro diritto all'opinione; fino a mobilitarsi in via autonoma ed indipendente dagli adulti per dare risposta al loro bisogno di cittadinanza attiva e planetaria a difesa dei propri ed altrui diritti.

A quel tempo lavoravo in quella scuola - la Vincenzo Randi di Ravenna - ed inizialmente ho concentrato la mia attività nel facilitare il confronto serrato che avveniva tra i bambini/e, supportando e consegnando loro piena fiducia alle azioni ideate e decise dalla classe IVc, mediando con le altre figure isituzionale scolastiche.
Il compito, l'impegno che guidava Gli Amici e le Amiche di Iqbal era sintetizzato nella domanda: Come possiamo fare affinchè Iqbal Masih non sia dimenticato?

i nostri diritti

La storia di Iqbal (simbolo dello sfruttamento minorile che si ribella a questa piaga mondialie e trova la forza di diventare icona di libertà fino ad arrivare a proporsi con un discorso direttamente alle Nazioni Unite) entrò nei cuori e nelle menti di questi bambini e bambine, attivando in loro un reale processo di cambiamento e partecipazione attiva, cui è seguita una forte e positiva risposta istituzionale.
In seguito alle gesta del gruppo, le istituzioni locali hanno supportato diversi progetti di rete, che hanno visto il pieno coinvolgimento del Comune di Ravenna, delle sue diverse Circoscrizioni, di molte scuole e di alcune associazioni locali.
Uno degli esiti di questa partnership sono i vari progetti e laboratori scolastici, nonchè molte iniziative pubbliche che hanno trovato esito nel periodo da gennaio ad aprile/maggio di ogni anno - a partire da settembre 2000.

Ma qual'è stato il punto di partenza da cui tutto è originato?
Nel febbraio 2000 ben 18 classi della stessa scuola elementare (e di molte altre del territorio di Ravenna) hanno aderito ad un progetto lanciato da Amnesty International di Roma, denominato “Piccole firme per grandi diritti”.
Esso aveva lo scopo di sensibilizzare la società civile italiana sul gravoso problema dello sfruttamento del lavoro minorile - di cui Iqbal Masih ne fu testimone e martire, stimolando anche il governo italiano a legiferare in proposito - pressato dalla campagna Acquisti Trasparenti.immagine diritti infanzia mondo
La tappa finale di questo progetto era una manifestazione davanti al parlamento.

In seguito a ciò, la sede centrale di Roma di Amnesty International - attraverso il suo incaricato Aldo Coccia - mi ha consegnato il voluminoso materiale (disegni, cartelloni, testi scritti) elaborato dal migliaio di classi scolastiche coinvolte in tutt’Italia.
In collaborazione con Manitese, Centro Educazione ala Mondialità (CEM), Cipax Roma e Centro Nuovo Modello di Sviluppo, io e Patrizia Morgante abbiamo realizzato LA STANZA DI IQBAL: una suggestiva piccola mostra di stimolo e sensibilizzazione al problema dello sfruttamento del lavoro minorile e sulla conseguente negazione dei diritti dell’infanzia nell’era della globalizzazione.

A memoria di questi singolari eventi, che tutt’ora continuano a portare frutti, ho voluto realizzare questo sito internet, raccogliendo un’insieme di documenti ed altre risorse utili che - spero vivamente - permettano di comprendere la complessità della storia descritta, sopimmaginazione al potererattutto nella prospettiva di vedere moltiplicare analoghe iniziative in altri contesti territoriali.
Un grazie sentito a Roberta Bonetti per avermi recentemente invitato nella sua classe universitaria a raccontare di Iqbal e dei suoi tenaci e coraggiosi amici ed amiche di simile età, ma di ben più fortunata condizione di vita.

Doveroso è riconoscere il grande supporto fornito negli anni dalla Casa delle Culture del Comune di Ravenna, attraverso l'impegno costante, sincero, genuino di Antonella Rosetti e del suo staff.

Ultimo, ma non per importanza... desidero riprovarci attivando un nuovo progetto che colleghi diritti, partecipazione, maturazione della cittadinanza planetaria e l'autocostruzione del giocattolo: Iqbal e l'aquilone fatto in casa, simbolo del suo desiderio di libertà, potrebbero bene sposarsi, incorporando la figura di Medio Calderoni.

di Renzo Laporta